Nessuno dovrebbe permettersi di dire che l’Italia è un paese razzista, soprattutto se di pelle scura.

Paola Egonu, la brava e famosa pallavolista di colore nata in Italia – per la precisione a Cittadella – da genitori nigeriani immigrati negli anni ’90, ieri sera dal palco di San Guglielmo ha detto che sì, l’Italia è un paese razzista. Ora le parole hanno un senso. Un conto è dire che il razzismo va combattuto in tutte le sue forme, un conto è dire che purtroppo in Italia, come in qualsiasi altro paese del globo, ci sono imbecilli bianchi che per ignoranza molestano le persone in base al colore, altro è sostenere che l’Italia è un paese razzista.

Oltre che offensiva per milioni di italiani, questa asserzione è una gigantesca castroneria e lo conferma proprio la storia da favola di Paola Egonu.

Ecco, se questo fosse un paese davvero razzista, non sarebbero successe alcune cose che l’hanno portata fin sul palco di Sanremo. Per esempio, la piccola Paola non avrebbe potuto crescere assistita dallo Stato alla pari delle sue coetanee di diverso colore di pelle, non avrebbe potuto studiare insieme con loro, non avrebbe avuto le opportunità di sviluppare i suoi talenti sportivi, non avrebbe avuto automaticamente la cittadinanza italiana a tutti gli effetti al compimento del suo sedicesimo anno di età. Non avrebbe avuto l’opportunità di vestire da leader la maglia azzurra della nazionale italiana non razzista, diventare la beniamina di milioni di appassionati di pallavolo non razzisti, di essere portabandiera dell’Italia non razzista ai giochi olimpici di Tokyo 2021 e di sfruttare il suo successo diventando conduttrice televisiva in un programma non razzista di punta del gruppo non razzista Mediaset chiamato Le Iene e neppure avrebbe probabilmente potuto vivere la luce del sole senza problemi la sua dichiarata omosessualità e infine approdare come una diva sul palco della più celebre rassegna canonica e mediatica d’Europa, il Festival di Sanremo.

Insomma, a me sembra che Paola Egonu stia sputando nel piatto dove ha mangiato per anni, forse in cerca di un ultimo passaggio di visibilità mediatica stante l’inevitabile declinare – l’età passa per tutti – delle sue prestazioni sportive.

Perché allora, seguendo il suo ragionamento, io posso dire che siccome ci sono immigrati delinquenti chiunque ha la pelle scura è un delinquente? Affermazione questa sì razzista, stupida e non vera esattamente come la sua.

alessandro sallusti