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Cocaine Bear: la storia vera dell’orso che ha ispirato il film | Donne Magazine

Cocainorso, così è stato tradotto nella versione italiana, è il film diretto da Elizabeth Banks che farà il suo ingresso nei cinema italiani a partire dal 13 aprile 2023. La pellicola, di genere thriller-horror, racconta la storia di un episodio realmente accaduto in Georgia nel 1985: scopriamolo meglio insieme.

In America il film è uscito il 25 febbraio 2023 e ha già riscontrato un certo successo. Cocaine Bear, diretto da Elizabeth Banks, è un film tra l’horror, il thriller e anche il comico, se si può definire comica la vicenda. La storia del film prende ispirazione da un fatto realmente accaduto e gli spettatori e le spettatrici, per ora, si trovano su binari opposti di pensiero.

C’è chi lo ha trovato assurdamente divertente, chi invece pensa non ci sia niente di divertente nel vedere un orso in presa alla sua ira da effetti di droga: insomma, Cocainorso farà sicuramente discutere anche in Italia.

È il 23 dicembre 1985 e siamo in Georgia. In quel giorno la polizia dello stato trova il cadavere di un orso nero di circa 80 chili all’interno della foresta di Chattahoochee. Dagli esami effettuati post mortem, pare che l’orso, nel momento in cui ha esalato l’ultimo respiro, avesse in circolo nel sangue dai 3 ai 4 grammi di cocaina, anche se stando a quanto dichiarato dal medico legale del Georgia State Crime Lab, il suo stomaco era «letteralmente pieno fino all’orlo di cocaina».

Da lì a pochi istanti sono stati trovati circa 40 contenitori vuoti, aperti con estrema forza, che potevano contenere fino a ben 34 chili di cocaina.

I fatti raccontano che quei contenitori erano stati gettati nel parco da un aereo che in realtà ne stava trasportando molta di più. L’aereo era pilotato dal narcotrafficante Andrew Thornton, morto a causa della mancata apertura del suo paracadute e trovato in seguito dalla polizia con addosso 35 chili di cocaina e tantissime armi.

L’orso, purtroppo, è stata vittima di Thornton: soprannominato ai tempi Pablo Escobear (gioco di parole con il noto narcotrafficante Pablo Escobar), l’orso è finito con l’ingerire un’enorme quantità di droga. Tuttavia, rispetto a quanto racconta il film, pare che nella realtà l’orso non fosse diventato così aggressivo, né tantomeno fosse diventato un assassino. La pellicola di Banks, in effetti, pare calcare un po’ la mano sulla vicenda, rendendola a tratti comica e addirittura splatter.

Il corpo dell’orso è stato successivamente imbalsamato e oggi si trova in un negozio di souvenir di Lexington, in Kentucky e, per rendere il tutto ancora più leggero, gli è stato messo anche un cappellino.

La storia di Cocainorso, dunque, è solo in parte ispirata al fatto realmente accaduto: sì alla cocaina trovata nel bosco, sì al narcotrafficante che fugge dalla polizia, sì all’incidente con il paracadute e sì all’ingerimento della droga da parte dell’animale. Tutto il resto, omicidi, sangue, corpi ammazzati e dettagli violenti, pare che siano stati frutto della fantasia di Jimmy Warden, sceneggiatore del film.

Forse Cocaine Bear vuole mettersi dalla parte dell’orso, vittima assoluta della triste vicenda realmente accaduta, e regalargli la sua vendetta? Probabile, dato lo sviluppo macabro della pellicola.

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