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Boraso illustra alla “Mameli” di Dese gli obiettivi di “Venezia in Classe A” Agenzia di stampa Italpress – Italpress

VENEZIA (ITALPRESS) – Favorire forme di mobilità urbana sostenibile sul piano ambientale ed energetico, mettere in sicurezza i percorsi casa-scuola di alcune scuole della terraferma comunale, allontanare le auto dagli ingressi scolastici e incentivare gli spostamenti a piedi o in bicicletta.
Sono questi gli obiettivi primari di “Venezia in Classe A”, il progetto del Comune di Venezia cofinanziato dal “Programma sperimentale nazionale di Mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro” del Ministero dell’Ambiente. Questa mattina alla Scuola Primaria “G. Mameli”, a Dese, si è svolto il primo degli incontri organizzati dal Comune per illustrare l’esito dei lavori portati a termine nell’ambito dell’iniziativa e per consegnare gli attestati agli insegnanti che hanno partecipato al corso mobilità sostenibile casa-scuola. A illustrare gli interventi è stato l’assessore alla Mobilità Renato Boraso, con lui il dirigente Roberto Di Bussolo, presenti anche il presidente della Municipalità di Favaro Veneto, Marco Bellato, e la consigliera delegata alla Scuola Debora Vettori.

“L’obiettivo dell’iniziativa è rendere ancora più sostenibile l’arrivo nelle nostre scuole, con piccoli interventi” ha detto Boraso sottolineando il lavoro portato avanti negli anni dall’Amministrazione. “Nel caso specifico della scuola Mameli è stato riordinato il parcheggio della scuola, mettendo in sicurezza tutti i percorsi pedonali e realizzando un’area dedicata all’arrivo dell’autobus. Il progetto punta al massimo della sostenibilità cercando di disincentivare l’utilizzo delle auto private e favorendo invece l’uso dei mezzi pubblici, delle biciclette ma anche il raggiungimento della scuola a piedi, in tutta sicurezza. Il risultato ottenuto in questa scuola è molto importante: è come se avessimo ridotto l’emissione di C02 piantumando 75 alberi. Questi interventi consentono di creare nei nostri bambini la cultura della sostenibilità con gesti piccoli, veri e concreti” ha concluso Boraso evidenziando che l’intervento è stato portato a termine grazie ai fondi del ministero.

Nel dettaglio, nel piazzale antistante l’ingresso della scuola, l’intervento ha riguardato l’installazione di tre dissuasori a colonnina, la realizzazione di un attraversamento pedonale rialzato, la creazione di aiuole ricavate rimuovendo parte della pavimentazione del vecchio parcheggio, la realizzazione di un percorso pedonale sicuro con un’area d’attesa, delimitata da due panchine, interna al parcheggio ed evidenziata con colorazione apposita. Inoltre è stata predisposta una nuova segnaletica verticale ed orizzontale, con la cancellazione di quella preesistente, infine la creazione di uno stallo riservato allo scuolabus. Gli interventi, è stato spiegato, sono frutto del processo di ideazione, analisi ed elaborazione avuto attraverso le varie attività svolte all’interno del progetto “La mia scuola va in classe A”, ed in particolare dagli esiti degli incontri di progettazione partecipata svolti con le comunità scolastiche coinvolte.

“Un progetto molto importante per il nostro territorio – ha aggiunto Bellato – realizzato grazie all’impegno dell’Amministrazione e al dialogo avviato con la scuola che ha risposto con il coinvolgimento degli insegnanti al progetto del Comune di Venezia”. Nel corso della cerimonia, che si è svolta all’interno della palestra della scuola alla presenza dei piccoli alunni, è stato consegnato un attestato a un’insegnante che ha partecipato al corso “Mobili sostenibile casa-scuola”, patrocinato dall’Ufficio scolastico regionale per il Veneto.
Sempre nell’ambito del progetto, all’esterno della scuola è stato realizzato un murales raffigurante un “Airone Cenerino”, a cura degli artisti Edoardo Ongarato e Umberto Sammartino. L’attività di decorazione degli edifici scolastici con murali e street-art ha come finalità quella di sensibilizzare le nuove generazioni e le loro famiglie sulla possibilità di prendere parte attiva alla riqualificazione degli spazi collettivi.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

(ITALPRESS).

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