di Alberto Maggi per Affaritaliani.it

La polemica sullo spoil system che sta investendo il governo “è colpa di Meloni”. È la tesi controcorrente di Luigi Bisignani, grande conoscitore dei gangli dello Stato e della burocrazia pubblica, intervistato da Affaritaliani.it. “In ogni democrazia compiuta occidentale le nomine vengono fatte un minuto dopo l’insediamento del governo e non tre mesi dopo dando così fiato all’opposizione. Hanno sbagliato la premier Meloni e il ministro dell’Economia Giorgetti a non farle subito”.

“In particolare il titolare del Mef avrebbe dovuto dire immediatamente che andava cambiato il direttore generale del Tesoro e invece si sono tenuti tutti quelli ormai ‘compromessi’ con i regimi precedenti, da Draghi a Conte. E ovviamente questi personaggi si sono arroccati chiedendo aiuto ai loro amici del Pd”.

“Da mesi il centrodestra era pronto a governare e sapeva come hanno mal gestito molte operazioni, da Ita all’ex Ilva passando per Mps, Tim e il disastro di Cdp. È colpa del governo, e in particolare di Meloni e Giorgetti, se si è arrivati a questa situazione, dovevano agire subito non ora. E c’è da dire che questi civil servant non hanno avuto alcun senso di responsabilità di dimettersi dopo la vittoria elettorale del Centrodestra, anzi si sono arroccati con i loro amici del Pd e con la sponda del Quirinale. E ora attaccano il governo con l’accusa di lottizzare. Ma lo stesso governo si doveva muovere subito, non oggi”, conclude Bisignani.

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