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Autonomia differenziata, Psi Ravenna: “Scuola italiana a rischio” – RavennaNotizie.it

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L’autonomia differenziata è tutt’altro che innocua: le Regioni potranno incidere sul tipo di cultura che la scuola produce e trasmette col risultato che la scuola sarà meno libera. In base al Disegno di legge Calderoli, già approvato dal Consiglio dei Ministri, l’autonomia differenziata dovrebbe vertere soprattutto sul reclutamento e sulla gestione del personale. Questo, però, è solo l’inizio di una storia che in futuro rischia di lasciare il segno e trasformare la società italiana. Già oggi, infatti, vige l’autonomia scolastica, ovvero ogni scuola decide la sua “programmazione” sulla base delle Indicazioni nazionali, quindi scegliendo i contenuti su cui insistere e i metodi. Una scuola del Nord può quindi decidere autonomamente di essere affine ad una del Centro o del Sud.

L’autonomia differenziata è cosa ben diversa. È tutt’altro che innocua, e men che meno è finalizzata ad una semplice “sburocratizzazione” del servizio scolastico. Di fatto le Regioni potranno incidere sul tipo di cultura che la scuola produce e trasmette. L’effettiva autonomia ne uscirebbe fortemente ridimensionata e probabilmente la scuola sarà meno libera, anche nelle Regioni più ricche, dal momento che diventerebbe difficile non fare i conti con chi ha il denaro e le gli strumenti politici per condizionare le scelte. Nulla di strano, dunque, se in futuro il sistema scolastico servirà a produrre quadri aziendali, con le relative gerarchie.

La destra cerca di presentarsi con un volto rassicurante. Però ha scelto la disuguaglianza, in quanto con l’autonomia differenziata si creeranno nel sistema scolastico una serie A e una serie B. Noi socialisti, al contrario, riteniamo che sia necessario che lo Stato monitori e renda il più possibile omogenei i livelli formativi su tutto il territorio nazionale. Dovranno essere favoriti e incentivati gli scambi tra scuole di varie regioni: iniziative di formazione per docenti, forum tematici per studenti, concorsi nazionali aperti a tutti. Crediamo in una scuola basata sui valori democratici, che dia a tutti i giovani, dall’Alto Adige alla Sicilia, le stesse possibilità di formazione e crescita.

Luigi Neri, Responsabile provinciale scuola

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