Proseguiranno le ricerche del velivolo sparito sull’Appennino modenese lo scorso 28 gennaio e saranno rimodulate in relazione alle condizioni meteorologiche e alle risorse disponibili. È quanto si è stabilito in una riunione in prefettura a Modena ieri pomeriggio, cui hanno preso parte i rappresentanti di Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, Areonautica Militare.
Nei dodici giorni di ricerca, evidenzia la prefettura della città emiliana, sono state impiegate 400 unità, tra cui volontari della Protezione civile. A non rendere per ora possibile l’individuazione del velivolo, a bordo del quale volava il 61enne Ivano Montanari, di Reggio Emilia, sia le dimensioni dell’aereo da turismo, sia le condizioni meteorologiche, con una abbondante nevicata nelle zone ispezionate.
Nel corso della riunione, l’Aeronautica Militare ha sottolineato come la assenza sugli aeromobili di sistemi di tracciamento della rotta e di localizzazione rendano spesso molto difficili le operazioni di ricerca e soccorso. In tal senso, spiega sempre la prefettura di Modena, “è stata condivisa l’opportunità che gli Aero Club si rendano parte attiva nel sensibilizzare i propri associati a dotarsi di tutti i dispositivi necessari per volare in sicurezza”. (ANSA).
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